mercoledì 27 settembre 2017

Cosa è successo nelle elezioni tedesche?



Lo scorso 24 Settembre si sono svolte le elezioni federali tedesche per rinnovare i membri del Bundestag.

Il sistema elettorale

Il sistema elettorale tedesco e si compone di due voti utilizzando un'unica scheda elettorale. Esso è infatti un sistema proporzionale con sbarramento al 5% ma prevede anche il voto al candidato in ogni circoscrizione (in questo caso maggioritario).
L'elettore è quindi chiamato a scegliere fra i candidati nella propria circoscrizione (in ogni circoscrizione risulterà eletto soltanto il vincitore) e solo con secondo voto assegna il suo voto al partito. I seggi vengono ripartiti fra i partiti che hanno superato il 5% a livello nazionale; gli eletti nelle circoscrizioni uninominali vengono però sottratti alla ripartizione dei seggi per ogni partito in modo da non snaturare la proporzionalità. Può accadere che grazie al voto in ogni circoscrizione, ad un partito spettino più seggi di di quelli che gli spetterebbero con il proporzionale, in questo caso il numero dei seggi totali del Bundestag viene aumentato fino a ristabilire la proporzionalità. Si tratta di una particolarità del sistema elettorale tedesco in cui il numero di seggi disponibili in parlamento può variare partendo da un minimo di 598. Nella XIX legislatura i seggi saranno 709
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Esempio di scheda elettorale, il primo voto al candidato nella circoscrizione, il secondo al partito


La XVIII legislatura


La legislatura da poco conclusasi è stata frutto della Grosse Koalition fra i cristianosocialiali della CDU/CSU di Angela Merkel e i socialdemocratici della SPD. Nel 2013 oltre ai due partiti sopra citati gli unici altri partiti a superare la soglia di sbarramento furono i Grune (ecologisti) e la Linke (sinistra radicale). La SPD consultò i propri iscritti per decidere se partecipare ad un governo con l'avversario principale, i centristi di Angela Merkel o fare un governo con le forze di sinistra con Grunen e Linke. Prevalse la prima opzione e la SPD si accontentò di fare da "junior partner" nel terzo governo guidato dalla Merkel.
Nel 2013 non superarono lo sbarramento i liberali di FDP (fortemente logorati dall'esperienza di governo con la Cancelliera Merkel) e il neonato partito euroscettico AfD ancora scarsamente radicato. Sempre nella stessa votazione rimase sotto la soglia di sbarramento il partito pirata (Piraten) che raggiunse un significativo 2%


La campagna elettorale

Angela Merkel ha puntato per tutta la durata della campagna elettorale sulla continuità e su un certo senso di patriottismo quasi a fondere la propria figura con quella della Germania stessa (non a caso i manifesti elettorali richiamavano la bandiera tedesca, a differenza di tutti gli altri partiti).
La campagna elettorale dell' SPD ha vissuto due fasi: subito dopo le dimissioni di Martin Schultz da presidente del Parlamento Europeo per concentrarsi sulla campagna elettorale in patria, l'SPD ha generato grandissimo entusiasmo e la convinzione che Schultz potesse interpretare la voglia di cambiamento dei tedeschi sembrava poterlo portare alla rimonta. Progressivamente ci si è resi conto che Schultz non sarebbe stato i grado di incarnare la novità che, ad esempio, aveva incarnato Jeremy Corbin nel Regno Unito (le due situazioni sono particolarmente simili: si tratta di due vecchi partiti socialdemocratici con una situazione di partenza di forte svantaggio) e i consensi dei socialdemocratici si sono progressivamente affievoliti.
Per quanto riguarda gli altri partiti, i liberali hanno puntato molto sul tema dell'innovazione e la digitalizzazione, l'AfD sulla tenuta dell'identità tedesca, la Linke sui temi economici e la giustizia sociale e ovviamente i Verdi hanno posto l'accento sulle questioni ambientali.
E' interessante come sia AfD, sia la Linke, sia i Verdi abbiano condotto la campagna elettorale senza un unico leader (a differenza degli altri principali partiti) ma con una diarchia, un uomo e una donna.


Il grafico mostra l'andamento della media dei sondaggi dal 2013 al giorno del voto

I risultati del 24 Settembre


Vorl. amtl. Ergebnis, in %: Union 33,0; SPD 20,5; Linke 9,2; Grüne 8,9; FDP 10,7; AfD 12,6; Andere 5,1; Quelle: Infratest dimap|Der Bundeswahlleiter
Risultati definitivi
I risultati sono stati in linea con le attese e con i sondaggi, a parte qualche eccezione. L'unione cristianosociale di CDU/CSU ha ottenuto un risultato di circa 5 punti percentuali inferiore alle attese. A beneficiarne sono stati soprattutto FDP e Grunen e in parte Afd. Pienamente in linea con gli ultimi sondaggi sia SPD sia la Linke.

variazione rispetto al 2013
Se guardiamo le variazioni rispetto al 2013 possiamo notare una forte crisi dei partititi tradizionali al governo della quale approfittano a destra sia i Liberali sia gli euroscettici. Stabili nel campo di sinistra e progressista sia la Linke sia i Verdi.

I partiti


La prima mappa mostra il primo partito per ogni circoscrizione, le altre mostrano la distribuzione di voti dei maggiori partiti 
Si può notare come la CDU/CSU predomini su tutto il suolo tedesco fatta eccezione per alcune zone interne dove prevale la SPD, la Sassonia dove arriva prima l'Afd e Berlino Est, storica roccaforte della Linke. 
La CDU presenta una distribuzione pressochè uniforme risultando più forte in Baviera grazie all'alleanza con la CSU. La SPD e i liberali risultano più forte nella Germania Ovest mentre specularmente AfD e Linke hanno forti bagagli di voti nella parte Est. I Verdi invece risultano più forti agli estremi nord e sud del paese.


Variazioni rispetto al 2013 di SPD e CDU/CSU
I due partiti maggiori calano uniformente in tutto il territorio nazionale. L'unica eccezione è la roccaforte di Martin Schultz, la città di Eschweiler in controtendenza con il calo della SPD


Sia AfD sia FDP crescono su tutto il suolo nazionale, la prima maggiormente a Est, la seconda maggiormente a Ovest


La Linke ha forti cali nella Germania dell'Est (dove però continua ad avere il maggior bacino di voti) mentre cresce in maniera debole ma costante nel resto del paese e a Berlino città. I Grune sono stabile in quasi tutto il paese con leggere perdite di voti ma hanno buoni guadagni a Sud e a Nord

Capitolo AfD

Il partito euroscettico, anti-immigrazione è stata la maggior sorpresa in queste elezioni tedesche. Dall'anno della fondazione nel 2013 si è spostato sempre più su posizioni estremiste meritandosi le critiche degli avversari politici e parte dell'opinione pubblica che li accusa di essere razzisti e revisionisti (accuse legittimate dalle numerose uscite degli esponenti del partito).
Esso pesca abbastanza uniformemente fra i partiti (anche e soprattutto da quelli di sinistra) fatta eccezione per i verdi e ottiene una buona percentuale degli astenuti nel 2013
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flussi elettorali dell'AfD
E' un partito fortemente votato da anziani e pensionati
Il grafico mostra l'aumentare dei lettori all'aumentare dei pensionati
E si basa prevalentemente sul pregiudizio verso gli immigrati piuttosto che su disagi causati da essi. Infatti risulta che i maggiori aumenti di voti si verifichino dove la popolazione di immigrati è cresciuta meno
Nelle zone in cui più aumentano gli immigrati, meno crescono i voti dell'AfD

Il nuovo parlamento
Il nuovo parlamento presenta delle novità assolute. Si tratterà infatti del parlamento più corposo numericamente a causa del sistema elettorale sopra accennato. Inoltre non evavano mai superatop la soglia di sbarramento così tanti partiti:7
L'ultima novità riguarda il prossimo governo. La Germania dal dopoguerra in poi è sempre stato un paese stabile. Angela Merkel dovrà faticare per trovare una quadra perchè la SPD si è resa subito indisponibile a una nuova Grosse Koalition e la cosiddetta Coalizione Jamaica (dai colori dei partiti che la comporrebbero) è difficoltosa in quanto FDP e Grune hanno pochi punti in comune

Il nuovo Bundestag

Per ulteriori dati











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